Nutrizione in gravidanza
Il calcolo delle calorie supplementari varia in base all’Indice di Massa Corporea (IMC) pre-gravido. Per le donne che iniziano la gravidanza in una situazione di normopeso, con un IMC compreso tra 18,5 e 25 kg/m2 la giusta progressione prevede un aumento di 3,5 kg alla 20settimana settimana e, in seguito, 0,5 kg a settimana. L’aumento complessivo a fine gestazione per una donna normopeso è tra 11,4 e 16 kg.Dal terzo mese in poi, per raggiungere l’aumento di peso auspicabile, i LARN indicano che il fabbisogno supplementare è di circa 300 kcal al giorno, necessarie per la formazione della placenta, dell’utero e dei tessuti del feto, e anche per l’aumento della massa sanguigna e del tessuto adiposo della madre.
Lo stato nutrizionale della madre durante la gravidanza è in grado di condizionare i processi di sviluppo e di crescita intrauterina, ma anche l’espressione genetica del feto. Per questo motivo è importante prestare molta attenzione a quello che si mangia, non solo quantitativamente ma anche qualitativamente.
Durante la gravidanza le proprie scelte alimentari non devono essere stravolte ma riequilibrate in rapporto all’aumentato fabbisogno di energia e di alcuni nutrienti, prestando attenzione alla scelta degli alimenti e all’organizzazione dei pasti, che prevede almeno 5 pasti al giorno (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena).
Una dieta ottimale, non solo in gravidanza, ma in ogni periodo della vita deve comprendere quantità adeguate di tutti i nutrienti, oltre che di acqua. In base ai LARN, in gravidanza si devono rispettare le percentuali consigliate di apporto energetico fornito da ciascun macro-nutriente. La percentuale di carboidrati e lipidi della dieta abituale non variano di molto durante il periodo gravidico. Per i grassi è soprattutto importante la quantità di DHA (acido decosaesaenoico), che svolge un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo del feto e del bambino, circa 200 mg al giorno in più rispetto a quanto indicato per la donna adulta. Mentre per le proteine si consiglia un incremento graduale durante i diversi trimestri di gestazione.
Oltre ai macro-nutrienti anche i micro-nutrienti hanno un ruolo importante nell’accrescimento del feto, come vitamine del gruppo B, vitamina A e vitamina D e alcuni minerali ad esempio ferro e zinco. E’ stato dimostrato che una carenza nel periodo gravido, può provocare un anomalo sviluppo del feto.
L’alimentazione ordinaria non soddisfa completamente il fabbisogno di alcuni nutrienti che devono essere integrati con supplementi dietetici. Ad esempio l’acido folico, una vitamina del gruppo B, va assunto da 3-4 settimane prima del concepimento fino ad almeno la 12esima settimana di gestazione, perché è stato dimostrato che una carenza può causare difetti del tubo neurale e alcune anomalie cardiache. Attualmente la dose giornaliera raccomandata è di 400 microgrammi.
Perciò è importante monitorare il livello di assunzione dei nutrienti per la salute materna e fetale durante la gravidanza al fine di rilevare eventuali deficit e intervenire con opportune misure dietetiche.