Uva ursina: un rimedio per le infezioni delle vie urinarie
La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria, più frequente nel sesso femminile. Si manifesta con aumento della frequenza delle minzioni con difficoltà o dolore, sangue nelle urine, dolore sovrapubico e talvolta in sede lombare. Può essere un evento occasionale, magari causato da una terapia antibiotica o da un eccezionale affaticamento fisico e psichico; può anche manifestarsi in forma cronica e allora è opportuna una riflessione sulle condizioni generali dell’organismo.
A scopo preventivo, ma spesso anche curativo, sono utili le piante diuretiche e disinfettanti per la presenza di principi attivi ad azione antibiotica come appunto l’Uva ursina che ha proprietà antisettiche delle vie urinarie.
La sua composizione:
– dal 5 al 15% di arbutina (b-glucoside dell’idrochinone) e metilarbutina;
– 0,3-0,5 di idrochinone libero;
– 15-20% di tannini derivati dagli acidi ellagico e gallico;
– acido ursolico, ramnosidi flavonici, o.e.
Si usano le foglie di Uva ursina che debbono contenere non meno del 6% di derivati idrochinonici calcolati come arbutoside. Nell’organismo l’arbutina è facilmente assorbita dal tubo digerente e giunge immodificata nel rene dove viene escreta con le urine. Il principio attivo è l’idrochinone e la sua scissione si opera spontaneamente nell’ambiente dell’urina basica ricca di batteri, come avviene nel corso della cistite. L’azione antisettica sembra potenziata anche dalla presenza dei tannini nella droga, che contribuiscono a proteggere i glucosidi polifenolici dell’uva ursina durante l’essiccamento.
All’uva ursina a volte vengono associate droghe dall’azione antispasmodica e antiflogistica come, per esempio, la camomilla.
Nelle infiammazione croniche si può associare l’uva ursina al tè di giava, alle bacche di ginepro o ai semi di prezzemolo.
L’Uva ursina può avere un’azione ossitocica è quindi controindicata in gravidanza se usata non occasionalmente.
L’Uva ursina può essere considerata la pianta medicinale più importante anche per il tipo di principi attivi che contiene, e di conseguenza per le azioni terapeutiche che derivano dal suo impiego; bisogna però ricordare che tutte le Ericaceace contengono la stessa tipologia di principi attivi; tra queste droghe possiamo segnalare: il Brugo, il mirtillo nero e il mirtillo rosso.
Preparazioni:
Infuso: far bollire 20g di foglie in 1 litro d’acqua fino a ridurre a 2/3. Filtrare e bere durante la giornata.
Etratto fluido: 30-40 gtt 3-4 volte al giorno.
T.M.: 20 gtt 3 volte al giorno.
Una curiosità… l’Uva ursina può essere utilizzata anche per uso cosmetico, si consiglia in questo caso il decotto per la pulizia del viso in caso di pelle grassa e impura.
Nota bene: questo articolo riporta informazioni che non intendono sostituire una diagnosi e consigli del medico, solo il medico può stilare una prescrizione e dare indicazioni terapeutiche. Tutti gli integratori alimentari, gli estratti vegetali e i prodotti erboristici non possono essere considerati come sostitutivi in nessun caso di una dieta bilanciata ed uno stile di vita sano e controllato.