Esposizione della pelle al sole: danni e prevenzione

Perché, allora, l’esposizione al sole può risultare dannosa per la pelle?

Il danno solare è dato dall’esposizione prolungata e senza protezione ai raggi ultravioletti ed infrarossi. Gli UVB, infatti, sono causa delle ustioni solari, mentre gli infrarossi sono responsabili della sensazione di calore e del danno termico.

Si può parlare, allora, di abbronzatura sana?

L’abbronzatura è la risposta sulla pelle al trauma provocato dai raggi solari. La pelle reagisce producendo melanina che fa da filtro, assorbendo e respingendo parte delle radiazioni.

L’esposizione prolungata comporta, infatti, danni di una certa entità, come fotoinvecchiamneto, ispessimento dell’epidermide con rughe profonde, macchie solari e, in casi estremi, anche tumori.

Allora cosa possiamo fare per proteggerci al meglio?

Ecco alcuni consigli per limitare nel tempo i danni provocati da una prolungata esposizione alla luce solare:

– scegliere creme con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo, con filtri fisici che schermino sia i raggi UVB sia gli UVA;

evitare l’esposizione nelle ore più calde, dalle 11 all 16;

– proteggere anche gli occhi con lenti adeguate per evitare i danni oculari causati da eccessiva iraddiazione solare e riverbero;

– evitare di prolungare l’esposizione anche applicando creme solari con fattori di protezione alti;

– apportare con una giusta alimentazione o con integratori sostanze a base di carotenoidi: il beta carotene contenuto in albicocche, angurie, meloni e carote e il licopene del pomodoro stimolano la produzione di melanina, necessaria per contrastare il danno solare e il fotoinvecchiamento.

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